Io le rispondo:

“Buongiorno Giulia, il dolore ai rapporti è una problematica molto frequente tra le mie pazienti e non è mai un sintomo da sottovalutare;
le pazienti che giungono in visita da me, spesso riportano anni di sofferenze in cui questo dolore ha avuto un forte impatto sulla relazione con il partner.
Le cause possono essere diverse, prima tra tutte un’alterazione del tono del pavimento pelvico, ovvero l’insieme di quei muscoli che appoggiamo sul sellino della bicicletta.

Quando questi muscoli sono troppo contratti, creano dolore, bruciore e difficoltà alla penetrazione. Spesso il dolore alla penetrazione non è nemmeno l’unico sintomo, tante volte indagando con le mie pazienti, scopriamo che ci sono delle alterazioni a livello della vescica: pipì troppo frequenti, con poche gocce, sensazione di non essersi svuotate bene la vescica, dolore o bruciore mentre si fa la pipì, bruciore mentre si fa la pipì dopo i rapporti; spesso anche alterazioni a carico dell’intestino: stitichezza o magari diarrea; infezioni vaginali o cistiti ricorrenti.

Talvolta purtroppo sembra che la questione si presenti da un momento all’altro: fino a qualche settimana prima il problema del dolore non era nemmeno immaginabile e poi è esploso da un momento all’altro; altre volte il disturbo è sempre esistito, sin dall’inserimento dei primi tamponi vaginali con le mestruazioni e poi ad un certo punto è diventato insopportabile.

Come si fa a risolvere un problema di dolore pelvico? È importante individuare le cause attraverso una visita e poi se necessario, fare la riabilitazione del pavimento pelvico: delle sedute e una serie di esercizi da fare a domicilio.

Non tutte le volte il dolore ai rapporti è causato dal pavimento pelvico, è importante non dimenticarsi delle infezioni sessualmente trasmissibili, dell’endometriosi, dei fibromi, delle cisti ovariche, di malformazioni a livello vaginale o uterino, di alterazioni a carico della flora vaginale.

È estremamente importante occuparsi di questo sintomo perché non passa da solo, anzi, peggiora, esattamente come descrive lei nella sua mail, fino a diventare cronico in certe circostanze.”